venerdì 10 giugno 2016

UNA BARCA COLOR VINACCIA


Una barca color vinaccia. Una barca che trasporta dieci racconti più uno. L’ultimo è quasi un clandestino a bordo, si differenzia dagli altri che sono legati da un filo comune; i primi dieci sono così strettamente legati da quel filo da avere l’aspetto di capitoli di un romanzo. In effetti è quasi un romanzo. Lo è perché, nonostante l’aspetto di storie in sé conchiuse e autosufficienti, i singoli racconti sono parte di una storia più lunga nel tempo e più ampia nello spazio che non si fa fatica a ricostruire.
I racconti, tranne uno (almeno in parte), non sono ambientati sulla barca, né la barca ha un ruolo nella storia diffusa, se non in modo accidentale, né è significativo il colore della barca: un colore improbabile per una barca, ma bello. È invece il racconto che dà il titolo al volume a essere centrale nell’economia dell’intera vicenda. E anche la barca. E in definitiva sono quelle poche ore sulla barca la chiave di volta che decide delle storie personali di molte persone: Luigi, Adriana e Silvia, Tommaso e Assunta; e anche di Rocco, che ne è l’involontario tramite.

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