Siamo tutti migranti Ho scelto di leggere questo libro per il titolo e la copertina o perché nell\'inconscio sentivo di essere in qualche modo vicina a questo racconto. E ho fatto bene perché Andavamo lontano ci lascia in eredità un vocabolario in una valigia di cartone: accoglienza, integrazione, tolleranza, cittadinanza, diritti, tutela, scuola e istruzione, ascolto, lavoro sono le parole chiave di una lettura faticosa ma necessaria. Per ricordare chi eravamo noi, per capire chi sono loro, i migranti. Andavamo lontano racconta la nostra storia. Siamo ancora migranti, sia pur con una laurea in tasca...
Storie di ordinaria migrazione Un affresco di personaggi: Genio, Nanu, Tonio, Tore. Umili e disperati, alla ricerca di un\'opportunità e di una speranza di futuro. Emigranti italiani del sud Italia, ma non solo, che hanno arricchito con la loro umanità e il loro instancabile e prezioso lavoro molti paesi del nuovo e vecchio mondo. Scritto con proprietà \'classica\'. Da leggere.
Nel lento vento del Salento Mi piace: " Quella lentezza che non è mai ndolenza, con cui il passato viene citato, eccitato, per dar linfa ad un presente quello sì da sollecitare e accelerare e la scia che ne fa si compone di fantastici suoni, colori, odori che questa fantastica terra che è la Puglia tutta sola sa dare" Non mi piace: " Si sosta troppo come se il viandante fosse già stanco e abbia bisogno di rifornirsi di dettagli e pensieri ed emozioni come se il vento e le onde e la schiuma non lo saziassero ma di più, lo fiaccassero" Come dove e perché leggerlo: Al suono degli attrezzi di quelli che lavorano oggi, al sole per dividere con loro il sudore della fatica, perché abbiamo bisogno di sentire dentro di noi la fatica e l\'urlo delle ossa spaccate di quelli che ci hanno fatto da padri e che ci hanno lasciato ancora un brivido da assaporare. Vivere
Siamo tutti migranti
RispondiEliminaHo scelto di leggere questo libro per il titolo e la copertina o perché nell\'inconscio sentivo di essere in qualche modo vicina a questo racconto. E ho fatto bene perché Andavamo lontano ci lascia in eredità un vocabolario in una valigia di cartone: accoglienza, integrazione, tolleranza, cittadinanza, diritti, tutela, scuola e istruzione, ascolto, lavoro sono le parole chiave di una lettura faticosa ma necessaria. Per ricordare chi eravamo noi, per capire chi sono loro, i migranti. Andavamo lontano racconta la nostra storia. Siamo ancora migranti, sia pur con una laurea in tasca...
Storie di ordinaria migrazione
RispondiEliminaUn affresco di personaggi: Genio, Nanu, Tonio, Tore. Umili e disperati, alla ricerca di un\'opportunità e di una speranza di futuro. Emigranti italiani del sud Italia, ma non solo, che hanno arricchito con la loro umanità e il loro instancabile e prezioso lavoro molti paesi del nuovo e vecchio mondo. Scritto con proprietà \'classica\'. Da leggere.
Nel lento vento del Salento
RispondiEliminaMi piace: " Quella lentezza che non è mai ndolenza, con cui il passato viene citato, eccitato, per dar linfa ad un presente quello sì da sollecitare e accelerare e la scia che ne fa si compone di fantastici suoni, colori, odori che questa fantastica terra che è la Puglia tutta sola sa dare" Non mi piace: " Si sosta troppo come se il viandante fosse già stanco e abbia bisogno di rifornirsi di dettagli e pensieri ed emozioni come se il vento e le onde e la schiuma non lo saziassero ma di più, lo fiaccassero" Come dove e perché leggerlo: Al suono degli attrezzi di quelli che lavorano oggi, al sole per dividere con loro il sudore della fatica, perché abbiamo bisogno di sentire dentro di noi la fatica e l\'urlo delle ossa spaccate di quelli che ci hanno fatto da padri e che ci hanno lasciato ancora un brivido da assaporare. Vivere